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Qualità o quantità?

In questo periodo di quarantena, molta gente si riaffaccia in frequenza.

Approfittando di questi momenti di stop forzato, vecchi appassionati di radio ritornano sulle più disparate frequenze, rimontando antenne, ripristinando lo shack, oggetto, questo, di quella passione, magari sopita ma non del tutto spenta.

Eh, sì: il virus della radio non è una comune influenza. Dopo che l'hai avuto, non passa del tutto ed i suoi anticorpi sono deboli. Alla prima occasione, ritorna, magari più forte di prima.

E parlo per esperienza personale…

Per caso, ascoltando un QSO, mi sono imbattuto nella domanda posta da un corrispondente: chiedeva che lineare acquistare, le caratteristiche consigliate e, soprattutto, la potenza…

Il luogo comune è che, per fare un grande QSO, ci vuole anche un grande lineare. Un pochettino come il tipo che voleva dipingere la grande parete nella pubblicità degli anni '70. Ma è davvero così?

Cominciamo subito col dire che, se la propagazione non ci aiuta, una, cento o mille watt sono, praticamente, irrilevanti. Senza propagazione e con il ciclo solare ai minimi storici, la radio offre poco ed avere un lineare non aiuta.

Anche avere una grande antenna potrebbe rilevarsi un buco nell'acqua: sì, magari riesco ad ascoltare il più piccolo segnalino ma potrebbe essere ugualmente problematico farsi sentire.

Eppure, nonostante la scarsa propagazione, antenne non performanti e poca potenza c'è comunque chi un bel collegamento lo porta lo porta comunque a casa. Infatti, nel carniere dei QSO degli ultimi sono riuscito a metterci un WA1BXY in 40 metri, un ZM4TT in 30, un RJ9I in 20, un VK7BO e UN7ZO in 40 e diversi altri… tutti con la sola verticalina quadribanda trappolata o un dipolo homemade e con un piano di terra non particolarmente efficiente. Quale è il mio segreto? Semplice: il mio segreto è la telegrafia

Qui rientra il discorso della domanda all'inizio di questo breve documento: vogliamo qualità o quantità?

A mio parere, telegrafia (o CW) significa qualità e pulizia in un QSO. Niente roba superflua, solo l'essenziale. Niente spreco di energia: tutta quella che è disponibile, viene messa in antenna. Anzi, mi basta un piccolo segnale, tirato fuori dal rumore della banda per fare il QSO. Ad esempio, il collegamento con WA1BXY è stato completato con un segnale di 559 in una banda con lo stesso segnale di rumore! Ma il corrispondente era comprensibile e si è potuto completare il QSO senza troppe difficoltà.

In questo mondo ipertecnologico, quindi, la chiave di tutto è la conoscenza personale che, in noi Radioamatori, è molto forte: conoscere significa usare al meglio le tecnologie a disposizione.

Qualcuno potrebbe obiettare che esiste FT8 e che è inutile, nel 2020, continuare ad usare un sistema desueto come il CW. Ovviamente questo è opinabile, in quanto senza una adeguata base tecnologica (niente PC, interfaccia, potenza di calcolo, etc) il collegamento con questo sistema digitale non sarebbe possibile. Nel caso del CW ci sono solo tre elementi: radio, antenna ed operatore. Tutto il resto è superfluo.

Quindi, rifaccio la domanda: è meglio la quantità o la qualità?


 

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